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1575-Sacra Bibliotheca Sanctorum Patrum supra ducentos, qua continentur, illorum de rebus diuinis opera omnia et fragmenta ... distincta in tomos octo ... per Margarinum de La Bigne, … [Volumi 3 e 4]Fondo Ventimiglia Libro antico
1585-L'historia di Amadis di Grecia cauallier dell'ardente spada. Nouamente dal spagnuolo nella lingua italiana tradottaFondo Ventimiglia Libro antico
1527-Gulielmi Budaei Parisien. Consiliarij regij, libellorum[que] magistri in praetorio, Annotationes priores in Pandectas. Eiusdem in easdem, Annotationes posteriores siue Reliquae nuper natae atq[ue] aeditaeFondo Ventimiglia Bude, Guillaume Segnatura: A-B⁸a-2l⁸2m⁴; A-O⁸P⁴. - Legatura in pelle; sul dorso piccoli ferri dorati; tagli marmorizzati; 15x9 cm. - Presenza di fori di tarlo. - Sul frontespizio nota manoscritta "Franciscus.."; note manoscritte al testoLibro antico
1575-D.Leonis Magni, Romani pontificis, eius nominis primi, per Canonicos Regulares Sancti Martini Oppidi et Universitatis Lovianensis, ex manuscriptis codicibus emendata cum indicibus noviFondo Ventimiglia Leone papa ; 1. Sul frontespizio marca raffigurante Cacciatore con lepri, in cornice figurata con motto "Qui duos insectatur lepores neutrum". - Segnatura: parte 1: *8 A-Z8 Aa-Gg8. - Segnatura: parte 2: a-z8 aa8. - D. Benedictus Ventimiglia. - Legatura in pergamena rigida; sul dorso autore manoscritto; sul risguardo anteriore nota manoscritta probabilmente relativa alla data ed al prezzo di acquisto "Empt. [...] 1693-3-"; 10x15,5 cm. - Macchie di umidità al blocco dei fogliLibro antico
2022-UsPelagotti, Irene Due figure femminili di profilo in procinto di darsi la mano o comunque di avere un contatto fisico, questo sottolinea la sorellanza, l'unione, la reciproca fedeltà, l'empatia e l' appoggio, in tutti i suoi sensi, che esse danno l'una per l'altra, e quindi il punto di forza. Le figure sono rappresentate in modo idealistico, così che non rappresentino nessuno in particolare ma allo stesso tempo, figure in cui tutte si possono identificare. Sono figure leggere, sospese a mezz'aria, in una dimensione sognante e serena, incorniciate da fiori e piante che sottolineano e rappresentano ancora una volta la leggerezza, e la femminilità.Immagine
Pingiotti_Jessica.jpg.jpg2022-[Donna]Pingiotti, Jessica La Donna è l'essere più combattente che ci possa essere, anche nelle donne più fragili al momento del bisogno esce lo spirito di una leonessa. Per la famiglia, per il lavoro, per la salute, per cercare di far andare sempre tutto nel verso giusto, forse anche per non sembrare debole davanti agli occhi degli altri, anche perché non lo è affatto!Immagine
illustrazione-concorso.-Ginestra.jpg.jpg2022-GinestraOrtiz, Maria Claudia Il passato di Ginestra lascia ancora lividi sulla pelle, gridando la notte senza tregua. Le cicatrici le disegnano la schiena, ricordandole le battaglie perse contro un mondo ostile che non ha saputo accettare le sue fragilità. Non si rimarginano ancora i tagli e bruciano le ferite per tutte le sofferenze vissute e per le persone che, volontariamente, sono fuggite via da lei. Come insegna il suo nome, però, c’è un fiore che, per quanto piccolo e delicato, riesce a sbocciare sulle pareti rocciose e aride di un vulcano. Ed ecco, proprio come una fenice, la pianta della ginestra alza il capo, sollevandosi dalle ceneri. Allo stesso modo, sarà dalla solitudine e dalla polvere che Ginestra potrà ripartire. Su quella cicatrice profonda sotto le scapole, è lì che cucirà le sue ali.Immagine
mirror.png.jpg2022-MirrorCaprio, Maria Rosaria La mia opera si chiama "Mirror" mi sono fatta ispirare dalle parole della cantante Madame "Sei sempre stata in me, non me ne rendevo conto". Questo racchiude personalmente tutto il mio percorso di crescita (di studi e personale), un percorso nel quale ci ritroviamo un pò tutti noi, chi più chi meno. Crescendo incontreremo persone che ci diranno che non siamo capaci, che non siamo pronte, che non siamo abbastanza, che siamo fragili, impotenti, troppo deboli, e questo diventa un limite mentale. Nel percorso di crescita, quando decidi di reagire, capisci che in realtà il limite non esiste, che nello specchio riflette anche la tua forza, e che possiamo raggiungere ciò che vogliamo. Quando ce ne rendiamo conto davvero capiamo che siamo sempre stati capaci di farlo, ma che causa forze "maggiori" non ci abbiamo manco mai provato.Immagine
Pasqualina_Fiore.jpg.jpg2022-[Hera]Fiore, Pasqualina Il soggetto è una riproduzione deformata della statua della dea Hera, la quale appare come simbolo iconico nella serie televisiva “The Penthouse”. La statua originale è soggetto e spettatrice di innumerevoli vicende, davanti alle quali rimane sempre muta. Si erge in tutta la sua maestosità in un grande atrio, dove silenziosamente scruta tutti gli abitanti dell’albergo. Sinonimo di una madre distrutta dal dolore e di una donna fiera e inarrestabile ha scatenato in me un forte senso di empatia, misto ad ammirazione e timore nei confronti di questa dea così forte e ammaliante. Il monotipo, riprodotto con gli oscuri toni del nero e del rosso, rimarca il concetto del dolore, spiccano le ali splendenti e il volto risulta quasi impalpabile, confuso tra i tagli e tra le deturpazioni che attraversano tutta la matrice.Immagine
Rebecca_Palermo.jpg.jpg2022-NotesPalermo, Rebecca Rappresenta tutte le donne immerse in quella che pensano sia la realtà e ci sono sprofondate dentro fino ad affogarvici, per poi riemergere fino ad abbandonare completamente quell'abisso; il movimento dell'emersione segue quello che compie la mano per voltare pagina, a indicare che le donne della raccolta siamo tutte noi e che le loro storie sono anche le nostre. Una volta liberate dalle acque che invischiano le nostre ali siamo libere di librarci in cielo.Immagine
Serena Antico_ilustrazione-.jpg.jpg2022-NoAntico, Serena L’opera ritrae una donna intenta a spezzare uno dei tanti “NO” ricevuti. Grazie alla sue capacità e alla creatività, trasforma le lettere “ N” ed “O” in accessori da indossare, rovesciando così un evento di partenza sfavorevole.Immagine
Filo rosso.png.jpg2022-Filo rossoFaltoni, Viola Corpi, culture e storie diverse, unite dal filo rosso di un destino comune: una società che ci rema contro, ci deride e abusa dei nostri corpi, delle nostre menti e soprattutto della nostra umanità. Un filo rosso che però ci lega anche in tutta la miriade di sfaccettature che ci definiscono donne e che dunque ci insegna ed invita ad essere solidali l'una con l'altra, pronte a porgere la mano nelle situazioni più dure. Le donne che ho raffigurato non hanno un volto, così che chiunque possa rivedersi almeno in una di loro, per sentirsi un po' meno sola, un po' meno incompresa, ma un po' più sicura ed orgogliosa di se stessa.Immagine
Un racconto tutto per sé contest editoriale ottimizzato.jpg.jpg2022-Un racconto tutto per sé contest editorialeMoriani, Vittoria L’illustrazione, realizzata in tecnica digitale, raffigura una giovane donna con i capelli dispiegati come i petali di un fiore, ai cui estremi sono rappresentate cinque professioni diverse, alcune ancora oggi considerate prettamente maschili, altre in cui la presenza femminile è già accettata. La ragazza ha gli occhi chiusi e sorride, come se stesse avendo un bel sogno. Il messaggio che vorrei trasmettere è di libertà di scelta per il futuro in modo sereno e consapevole delle proprie capacità, dando la possibilità di abbracciare stili di vita anche molto differenti, ma tutti ugualmente importanti nel percorso di sviluppo individuale e di autodeterminazione.Immagine
Tarau_Vivien_ILLUSTRAZIONE_UnRaccontoTuttoPerSe.jpg.jpg2022-FiorireTarau, Vivien Esistono tantissimi tipi di fiori al mondo e lo sguardo incantato con cui li guardiamo non pone nessuno in secondo piano, le donne assomigliano incredibilmente ai fiori, meravigliose nella loro diversità, nei loro colori e nei significati che trasmettono ma sono anche estremamente fragili, basta pochissimo per danneggiarli e rompere quella purezza che emanano.Immagine
UMA-MS.09_0001.tif.jpg--Novella tartara dell'Abate Casti Tomo primoFondo Ventimiglia Casti, Giovan Battista Numerazione recente a lapis 1-182. Bianche le cc. 1v-3v; 178r-182r. Risguardie marmorizzate. All’interno del piatto anteriore ex libris araldico di Tommaso Vargas Macciucca, che attesta la provenienza del manoscritto dal fondo Ventimiglia. Alla c. 1r il possessore ha annotato a mano: “Primo manoscritto dell’Autore allorché l’opera fu proibita di stamparsi, regalatomi dal Sig.r Duca di Lupiano D. Gaspare Mello a’ 25. Marzo 1815”. Il ms. contiene la trascrizione dei primi sei canti (sui dodici complessivi) del Poema tartaro di Giovan Battista Casti (prima ed. 1796).Manoscritto
UMA-MS.08_0001.tif.jpg--Successi tragici et amorosiFondo Ventimiglia Corona, Silvio Ascanio Numerazione antica a penna 1-206. Le risguardie anteriore e posteriore sono rivestite dai frontespizi a stampa, su carta di colore verde, di atti legali (Convenzione tra il conte Capaci e D. Emmanuele Catania, c. 1r; Appendice per Ingrassia e Gelardi contro Leguay, Tucci, e consorti, c. 221v). Alla c. 3r è incollata una scheda antiquariale del manoscritto, con la descrizione fisica e il sommario degli argomenti trattati, relativi tutti alla vita privata di famiglie nobili napoletane. La c. 3v reca una nota manoscritta su Bartolomeo d’Aquino principe di Caramanico. Alla c. 4r il titolo manoscritto Gli Amori Traggici [sic]. Alla c. 217 Indice. Il manoscritto proviene con ogni probabilità dal fondo librario dei Ventimiglia. Fu forse acquistato da un giudice Ventimiglia nel corso del XIX secolo, come attesta un’annotazione sulla risguardia posteriore.Manoscritto
UMA-MS.07_0001.tif.jpg--Inscriptiones variae m.ss.Fondo Ventimiglia Il titolo d’insieme si ricava dal tassello del dorso in pelle rossa. Nella numerazione recente a lapis quattro carte (65bis, 260bis, 322bis, 323bis) sono ripetute; alla c. 368 r è incollata una c. di dimensioni minori recante il testo di un’iscrizione. Elementi di datazione si ricavano dal terminus post quem della c. 28v. Il volume raccoglie le trascrizioni di un gran numero di epigrafi, per lo più sei-settecentesche, rinvenute in chiese romane. Alla c. 1r una mano più recente (otto-novecentesca) annota a lapis: “Maria Felice Ventimiglia moglie di Urbano Barberini principe di Preneste (Palestrina) nella chiesa di San Nicola da Tolentino in Roma epigrafe in questo volume”. Il riferimento a Maria Felice Ventimiglia Pignatelli d’Aragona, seconda moglie di don Urbano Barberini (1664-1722), attesta la provenienza del manoscritto dal fondo librario dei Ventimiglia.Manoscritto
UMA-MS.03.02_0001.tif.jpg--Tomo Terzo del Giornale amorosoFondo Ventimiglia Numerazione antica a penna in alto a destra delle facciate; alcune cc. numerate a lapis da mano recente. Unica mano; più inchiostri. Si tratta di un diario intimo – del quale è andato evidentemente smarrito il primo volume – forse databile alla prima metà dell’Ottocento. L’anonimo autore vi raccoglie quotidianamente le proprie riflessioni, per lo più di carattere sentimentale, idealmente rivolte a una tale Rosa.Manoscritto
UMA-MS.03.01_0001.tif.jpg--Tomo Secondo del Giornale amorosoFondo Ventimiglia Numerazione antica a penna in alto a destra delle facciate; alcune cc. numerate a lapis da mano recente. Unica mano; più inchiostri. Si tratta di un diario intimo – del quale è andato evidentemente smarrito il primo volume – forse databile alla prima metà dell’Ottocento. L’anonimo autore vi raccoglie quotidianamente le proprie riflessioni, per lo più di carattere sentimentale, idealmente rivolte a una tale Rosa.Manoscritto
UMA-FV.III.C.32.02_0001.tif.jpg1628-L. Annaei Senecæ philosophi Opera omnia quæ extant. Ad veterum exemplariorum fidem, quorum nomina inferiùs recensentur. A I. Dalechampio castigata. A Th. de Iuges recognita .. [tomo secondo]Fondo Ventimiglia Seneca, Lucius Annaeus Dalechamps, Jacques ; Juges, Theodore : de Frontespizio stampato in rosso e nero. - Occhietto con titolo dell'opera. - Sul frontespizio marca tipografica non controllata con guerriero sotto arco: motto "tatem meam mecum porto". - Segnatura: ✝-4✝⁶ A-4P⁶ 4Q⁴ a-l⁶ m⁸. - Legatura in pergamena rigida; sul dorso titolo dell'opera stampato; 20,5 x 35 cm. - Presenza di carte brunite, fori di tarlo e macchie di muffa. - Sul frontespizio nota manoscritta; a c. Rr 6 r nota manoscrittaLibro antico
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