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Verdi, Giuseppe
Person Role
Musicista
Operista
 
Person Nationality
Italiana
 
Birth Date
09-10-1813
 
Gender
M
 
Birth Place
 
Death Date
27-01-1901
 
Death Place
Milano
 
Biography
All’anagrafe Giuseppe Fortunino Francesco Verdi. Musicista e massimo operista italiano dell'Ottocento, tra i più celebrati di tutti i tempi, musicò 28 opere, alle quali vanno aggiunti cinque rimaneggiamenti. Tra i suoi capolavori: Rigoletto (1851), Il trovatore (1853), La traviata (1853). La sua prima opera, nata come Rocester (1837), frutto di lunga elaborazione, e poi trasformata in Oberto, conte di San Bonifacio, venne rappresentata alla Scala il 17 novembre 1839.  Dal 1842, l'anno del Nabucco, al 1851, l'anno del Rigoletto, scrisse e mise in scena, curando sempre di persona l'allestimento dei lavori, tredici opere: I lombardi alla prima crociata (libretto di Solera; Milano 1843), Ernani (libretto F. M. Piave; Venezia 1844), I due Foscari (libretto Piave, Roma 1844), Giovanna d'Arco (libretto Solera; Milano 1845), Alzira (libretto  S. Cammarano; Napoli 1845), Attila ( libretto Solera; Venezia 1846), Macbeth (libretto Piave, Firenze 1847), I masnadieri (libretto  A. Maffei; Londra 1847), Jérusalem (rifacimento A. Royer e G. Vaez dei Lombardi; Parigi 1847), Il corsaro (libretto  Piave; Trieste 1848), La battaglia di Legnano (libretto Cammarano; Roma 1849), Luisa Miller (libretto Cammarano; Napoli 1849), Stiffelio (libretto Piave; Trieste 1850). Nella villa di Sant'Agata, presso Busseto, accanto alla propria compagna, Giuseppina Strepponi, sposata nel 1859 dopo dieci anni di convivenza (nel 1836 si era unito a Margherita Barezzi, scomparsa nel 1840, dalla quale aveva avuto due figli Virginia e Icilio Romano, morti in tenera età), compose le sue opere maggiori. Dal 1851 al 1862 altre sette opere (otto, se si conta anche l'Aroldo): Rigoletto (libretto Piave; Venezia 1851), Il trovatore (libretto Cammarano; Roma 1853), La traviata (libretto Piave; Venezia 1853; esito disastroso dapprima, trionfale alla ripresa un anno dopo), I vespri siciliani (libretto, in francese, E. Scribe e G. Duveyrier; Parigi 1855), Simon Boccanegra (libretto Piave; Venezia 1857), Aroldo (rifacimento dello Stiffelio; Rimini 1857), Un ballo in maschera (libretto A. Somma; Napoli 1859), La forza del destino (libretto Piave; Pietroburgo 1862). Nello stesso periodo su invito di Cavour a porre la propria candidatura a deputato del Parlamento italiano, venne eletto nel 1861 come esponente dell'area liberal-moderata; allo stesso tempo, per commissione, compose un Inno delle Nazioni, ove inserì temi della Marsigliese, del God save the Queen e dell'Inno di Mameli, inno applaudito a Londra nel maggio 1862. Dal 1863 al 1871 (anno dell'Aida) scrisse una sola opera nuova, il Don Carlos (libretto J. Méry e C. Du Locle; Parigi 1867). Rivide e rielaborò alcune sue opere; il Macbeth (1864-65, nuova rappresentazione Parigi 1865), La forza del destino (1868-69, nuova rappresentazione Milano 1869). Nel 1870 accettò l'incarico di una nuova opera, commissionatagli dal chedivè d'Egitto, Ismail Pascià, per celebrare l'apertura del canale di Suez, su soggetto propostogli da Du Locle: fu l'Aida (stesura del libretto A. Ghislanzoni) ed ebbe il suo trionfo al Cairo (1871).  Seguirono la Messa di Requiem, in memoria di A. Manzoni (prima esecuzione Milano 1874), il Quartetto per archi (1875), il Pater Noster e dell'Ave Maria sui versi erroneamente attribuiti a Dante (1880). Inoltre, rielaborò il Boccanegra (libretto riveduto da A. Boito; nuova rappresentazione Milano 1881) e il Don Carlos (nuova rappresentazione Milano 1884). Dal 1880 al 1886 lavorò alla stesura dell'Otello, su testo di A. Boito, rappresentazione alla Scala nel 1887; due anni dopo avviò l’ultima sua opera, il Falstaff (libretto di Boito), rappresentata a Milano (1893) con esito trionfale. La parabola artistica di Verdi si chiuse con la composizione dei tre pezzi sacri, Te Deum, Laudi alla Vergine, Stabat del 1898. Uno dei sui ultimi atti fu la fondazione della "Casa di riposo per i musicisti", a Milano da lui stesso definita “l'opera mia più bella". Secondo altre fonti nato il 10 ottobre. Un mese dopo la sua morte, una solenne e sterminata processione attraversò Milano, accompagnando le sue spoglie con le note del Va', pensiero, il coro degli schiavi ebrei del Nabucco