Library logo


Un Racconto tutto per sè

Name
Un Racconto tutto per sè
Description
5 Maggio 2022 – 15 luglio 2022
Il materiale pubblicato proviene dal concorso “Un racconto tutto per sé”, voluto dal Sistema Bibliotecario di Ateneo, con l’intento di valorizzare e supportare le forme espressive della creatività contemporanea femminile tramite racconti e illustrazioni. Al concorso è seguita una mostra con esposizione di tutti i lavori delle partecipanti riportati in questo percorso.
Picture
Cattura.JPG picture

Path's publications
(All)

Results 1-20 of 38 (Search time: 0.004 seconds).

PreviewIssue DateStart DateTitleFond RootAuthor(s)Other authorsDescriptionTypePhysical type
1Racconto - Mirabella.pdf.jpg2022-Del silenzio e le sue formeMirabella, Anna Teresa Che cosa può significare il silenzio per ciascuno di noi? Per la protagonista del racconto, che nelle parole vede un prezioso collante in grado di avvicinare le persone, il silenzio non è un luogo rassicurante; fino a quando, un giorno, sarà improvvisamente costretta a farci i conti. A narrare la storia è sua nipote, che scorge in questa trasformazione un cambiamento innaturale, con il quale imparerà a fare pace e che, in qualche modo, la farà sentire ancora più vicina a sua nonna, la donna più importante della sua vita. Come scrive Susanna Tamaro, “L’amore non si addice ai pigri, per esistere nella sua pienezza alle volte richiede gesti precisi e forti”: gesti che non necessariamente devono fare rumore, come il racconto si propone di indagare, purché siano frutto di un costante e sincero sforzo comunicativo che allora saprà compiersi anche attraverso il silenzio.Articolo e saggio
2Tascio Flaminia - Un racconto tutto per sé.jpg.jpg2022-‘UN RACCONTO TUTTO PER SÉ’Tascio, Flaminia L’illustrazione, realizzata con software, mostra alcune delle infinite caratteristiche di chi si identifica nel genere femminile ed indica, come si può vedere, che le donne non sono in UN SOLO modo, non hanno caratteristiche determinate da altri che le rendono incasellabili come prototipi, ma sono esseri umani dotati di complessità, le cui caratteristiche non sono numerabili o stabilite a priori, né a livello fisico, né a livello introspettivo.Immagine
3Filo rosso.png.jpg2022-Filo rossoFaltoni, Viola Corpi, culture e storie diverse, unite dal filo rosso di un destino comune: una società che ci rema contro, ci deride e abusa dei nostri corpi, delle nostre menti e soprattutto della nostra umanità. Un filo rosso che però ci lega anche in tutta la miriade di sfaccettature che ci definiscono donne e che dunque ci insegna ed invita ad essere solidali l'una con l'altra, pronte a porgere la mano nelle situazioni più dure. Le donne che ho raffigurato non hanno un volto, così che chiunque possa rivedersi almeno in una di loro, per sentirsi un po' meno sola, un po' meno incompresa, ma un po' più sicura ed orgogliosa di se stessa.Immagine
4(1).tif.jpg2022-Un racconto tutto per séBuson, Daria ; Paolella, Sara ; Iannaccone, Erica ; De Maio, Chiara ; Fristachi, Eleonora ; Desogus, Giulia ; Università degli studi di Salerno, Sistema Bibliotecario Il libretto raccoglie i racconti e le illustrazioni vincitori del concorso ; La pubblicazione è curata dal Sistema Bibliotecario di Ateneo in occasione del venticinquennale dell'apertura al pubblico della Biblioteca del polo umanistico "E.R. Caianiello" dell'Università degli Studi di SalernoLibro moderno
5Copia di Etichette_Giulia Desogus.jpg.jpg2022-[Unlabeled]Desogus, Giulia L’illustrazione racconta di un essere dalle sembianze umane caratterizzato da una pelle simile al jeans. La figura è colta in un momento di scelta importante in cui deve scegliere delle stoffe che andranno poi a etichettarla nella vita: come vorrà presentarsi agli altri? In che modo intenderà definirsi? Un attimo così delicato necessità di una buona riflessione che, in questo caso, sfocia della selezione di una pezza molto particolare con su scritto “Unlabeled”, ovvero “senza etichetta”. In un periodo storico in cui si ricercano spesso termini specifici per racchiudersi in una determinata definizione può essere rivoluzionaria la scelta di andare contro questa tendenza e dare il permesso a se stessi di essere ciò che si è, dando spazio a visioni nuove che possano prendere il posto ad altre ormai passate.Immagine
6Racconto_ Erica Iannaccone.pdf.jpg2022-“A un passo”Iannaccone, Erica Al Kipling c’è una festa. Federica spera di non imbattersi in Rudy, il ragazzo che ha frequentato fino a qualche tempo prima. Ma, sfortunatamente, i due si incontrano: Rudy le propone di andare via dalla festa per trascorrere la serata insieme, in ricordo dei vecchi tempi. Federica declina l’invito e decide di restare al locale, nonostante l’insistenza di lui. Poco dopo, quando Federica si allontana per andare in bagno, Rudy la segue: in un attimo è a un passo da lei e prova a baciarla. Lei si ritrae, ma ormai è a un centimetro dal muro. Non ha via di scampo. “A un passo” descrive il turbinio di emozioni che la protagonista prova dopo essere stata violentata. Si passa da un atteggiamento di vergogna e paura di non essere creduta alla consapevolezza del fatto che non è stata lei a provocare l’aggressore, non è lei che “se l’è cercata”. C’è voluto del tempo perché approdasse a questa conclusione, perché condannasse l’abuso subìto, perché decidesse di parlare. Dopo sei mesi dall’accaduto, infatti, Federica non vuole più restare in silenzio.Articolo e saggio
7Briciole di vita.pdf.jpg2022-Briciolo di vitaBenedetti, Nicoletta Articolo e saggio
8Racconto_Di_Lorenzo_Ylenia_Un essere_speciale.pdf.jpg2022-Un essere specialeDi Lorenzo, Ylenia La protagonista di questo racconto è Evelyn, la quale conosce un uomo molto più grande, sicuramente più maturo e affermato dal punto di vista lavorativo. Evelyn si innamora follemente di Joele nonostante tutte le avversità che la vita le ha posto lungo il suo cammino, partendo dalla scomparsa di suo fratello. Joele è un uomo che non riesce a riconoscere e gestire le sue emozioni: l’autorità dei genitori è stata prevalente nella sua esistenza. Malgrado tutte le difficoltà presenti, ci troviamo di fronte ad un dialogo, una conoscenza avvenuta per puro caso in un locale pubblico e continuata per scelta per diversi mesi. Il desiderio di vedersi è forte e supera di gran lunga anche la distanza che divide i nostri amanti. “Si può amare un uomo molto più grande?” Questo dubbio assilla la nostra protagonista, ma sarà soltanto il destino a darle conferma.Articolo e saggio
9Confessione_ Sara_Paolella.pdf.jpg2022-ConfessionePaolella, Sara Articolo e saggio
10Cioffi_Wanda_racconto per il concorso.pdf.jpg2022-[Mi chiamo Sara, ho 25 anni e sono stata vittima di bullismo]Cioffi, Wanda Quando mi sento sola e triste scrivo perché questo è l’unico modo che conosco per tirare fuori tutto ciò che ho dentro. Ci sono cose che, però, non vanno scritte perché il dolore di metterle nero su bianco è più forte che tenerle rinchiuse dentro il tuo cuore. Le scelte coraggiose, tuttavia, richiedono sempre un sacrificio e questo è il mio. Vi svelo il mio segreto: in passato sono stata vittima di bullismo. Venivo presa in giro per il mio aspetto e combattere contro il pregiudizio che gli altri hanno di te e poi contro l’idea che hai di te stessa basandoti sui loro giudizi è difficile. La frase che ha scandito la mia routine quotidiana per molto tempo è stata “Sei brutta. Ma ti sei vista? Fai schifo. Sparisci!”, e all’inizio ho finito per credere a quelle parole fino a quando non ho intrapreso il mio percorso universitario. Mi chiamo Sara, ho 25 anni e questa che vi sto per raccontare è la storia di come sono riuscita a superare quel periodo ritrovando finalmente la mia felicità.Articolo e saggio
11Riflessioni_Riflesse.jpg.jpg10-Jul-2022-Riflessioni riflesseBenedet, Ilenia Vi è mai capitato di leggere un libro e di rispecchiarvi perfettamente in quel personaggio? Di sentire discorsi di donne in linea con le vostre idee? O forse, al contrario, vi sembra tutto così banale, come se fosse stato tutto fabbricato in serie? Ma, quando vi imbattete difronte ad uno specchio, ogni cosa cambia forma, colore, tanto da non capire più quale sia la realtà, la vostra natura: se quella riflessa allo specchio o quella raccontata da quel mondo così predefinito. Anche la vostra immagine, che si presenta spoglia da costumi e convenzioni, vi rende difficile comprendere e ritrovare la vostra strada di giudizio, ormai troppo plagiata e sagomata dal dettato societario.Immagine
12Alberti_Simona_Al_posto_giusto_Racconto breve.pdf.jpg2022-Al posto giustoAlberti, Simona Sole è una donna, e come tale vive nella sua esistenza complicata, fatta di meccanismi che funzionano secondo alcuni determinati principi e di continui equilibri instabili. Una mattina qualunque, accompagnata dalla routine della vita, si sveglia, mette i piedi per terra e guardandosi allo specchio non si riconosce. Pezzi di lei sono sparsi chissà dove. Pezzi di lei chiedono di tornare “al posto giusto”. È questa la voce interiore che spinge Sole ad uscire di casa per riappropriarsi di ciò che ha perso, di esistere in quello spazio in cui può ritrovare sé stessa. Il suo viaggio sarà caratterizzato da quei luoghi che hanno inevitabilmente lasciato un segno nella propria vita. È in essi che Sole ha dimenticato parti della propria esistenza interiore. Ogni tappa sarà così attraversata da un bagaglio di emozioni, di consapevolezze e di riconoscimenti. Passo dopo passo, Sole riesce a riconquistare quei pezzi del suo puzzle che credeva fossero andati perduti per sempre; passo dopo passo riesce a risistemarli “al posto giusto” sentendosi sempre più completa. Il ritorno a casa sarà determinato da uno sguardo sincero di fronte a quello specchio in cui quella stessa mattina non si era riconosciuta. Sole ha consapevolezza di sé, del suo vissuto, di ciò che è stato e che sarà. Senza giudicarsi si osserva, si accetta. Finalmente Sole è “al posto giusto”.Articolo e saggio
13Ilaria Salvatori - Femminile.jpg.jpg2022-FemminileSalvatori, Ilaria L'opera, che ho scelto di nominare semplicemente con l'aggettivo Femminile, è composta da una serie di elementi che hanno a che fare con la femminilità nel senso più ampio del termine. Partendo dal basso vi è un ritaglio delle Tre Grazie scolpite dal Canova che vogliono simboleggiare l'unione, la fratellanza e la sacralità della donna nella sua fase più acerba, quella che si attraversa prima di sbocciare definitivamente, come si evince dalla moltitudine di fiori che coprono i volti delle Grazie. La matassa che svetta sopra i suddetti fiori, rappresenta invece le complicate sfaccettature dell'animo femminile, mentre i due aspidi posizionati rispettivamente a destra e sinistra della matassa sono l'emblema dei pericoli che una donna affronta nella propria vita. Dietro le figure appena descritte, una forma circolare simile a quella di un ovuolo, richiama la fertilità, laddove poi l'angelo posizionato in alto a destra simboleggia invece la protezione del focolare domestico. Infine le macchie di sangue nero, sono il simbolo delle tragiche sorti a cui troppo spesso sono soggette le donne, soprattutto negli ultimi tempi mentre le farfalle in alto a sinistra sono l'augurio di una auspicata libertà verso un futuro migliore.Immagine
14IRASO_Illustrazione - Un racconto tutto per sé.jpg.jpg2022-Un racconto tutto per séIraso, Beatrice La monocromia del disegno associata al colore arancione ne aumenta il forte impatto visivo. Il colore scelto, oltre ad essere un colore non gender biased, nel corso della storia ha assunto diversi significati, richiamati nell’illustrazione; infatti in epoca romana l’arancione era il colore degli abiti nuziali delle donne e rappresentava i sentimenti, successivamente è stato utilizzato nell’araldica a simboleggiare forza, onore e generosità; in epoca moderna è considerato un colore energico, simbolo di ottimismo che nasce dall’unione del giallo (la bellezza), e del rosso (amore, forza e passione). La figura femminile in primo piano è solo delineata e non particolareggiata e la sua posa denota forza e sicurezza di sé sottolineando il simbolismo del colore che la compone. Il fiore sullo sfondo, contemporaneamente in contrasto ed in sinergia con la figura in primo piano, rimanda ad una intrinseca delicatezza e femminilità, ma al suo centro si forma un sole simbolo di forza, vita e speranza.Immagine
15Tarau_Vivien_ILLUSTRAZIONE_UnRaccontoTuttoPerSe.jpg.jpg2022-FiorireTarau, Vivien Esistono tantissimi tipi di fiori al mondo e lo sguardo incantato con cui li guardiamo non pone nessuno in secondo piano, le donne assomigliano incredibilmente ai fiori, meravigliose nella loro diversità, nei loro colori e nei significati che trasmettono ma sono anche estremamente fragili, basta pochissimo per danneggiarli e rompere quella purezza che emanano.Immagine
16Algoallucinosi.pdf.jpg2022-AlgoallucinosiBuson, Daria “Algoallucinosi” è un racconto breve in prima persona. Un ricordo concreto e doloroso di una sera tanto lontana quanto sempiterna vissuta dall’io narrante. Una descrizione dettagliata di elementi stampati nella memoria che la narratrice e protagonista desidererebbe solamente cancellare. Un tentativo di esorcismo di sensazioni di inadeguatezza, di strazio e di vuoto insiti nell’animo umano. “Algoallucinosi” è un racconto sul confronto con gli altri, sull’amore non corrisposto, sul silenzio glaciale dei sentimenti non espressi, in cui lettrici e lettori possono indentificarsi con l’io narrante e il suo flusso emotivo di coscienza, dove specifici termini medici e parole intraducibili rubate a lingue straniere supportano il vano tentativo di dare un senso a ciò che è stato e a ciò che ancora è.Articolo e saggio
17Un racconto tutto per sé contest editoriale ottimizzato.jpg.jpg2022-Un racconto tutto per sé contest editorialeMoriani, Vittoria L’illustrazione, realizzata in tecnica digitale, raffigura una giovane donna con i capelli dispiegati come i petali di un fiore, ai cui estremi sono rappresentate cinque professioni diverse, alcune ancora oggi considerate prettamente maschili, altre in cui la presenza femminile è già accettata. La ragazza ha gli occhi chiusi e sorride, come se stesse avendo un bel sogno. Il messaggio che vorrei trasmettere è di libertà di scelta per il futuro in modo sereno e consapevole delle proprie capacità, dando la possibilità di abbracciare stili di vita anche molto differenti, ma tutti ugualmente importanti nel percorso di sviluppo individuale e di autodeterminazione.Immagine
18ALTRO_(INDICARE)_Annalia_Leone.pdf.jpg2022-ALTRO (INDICARE)Leone, Annalia La protagonista sta compilando un questionario sulla “mobilità dei giovani dai 18 ai 35 anni”. Il motivo è imprecisato. Una domanda in particolare risveglia in lei annosi flussi di coscienza su quello che avrebbe voluto fare nella vita; dall’infanzia a un’età adulta che ancora non ha vissuto ma che considera già come inesorabilmente segnata. Ciò che avrebbe fatto in un’altra vita ci mostra i limiti che ha lasciato che si posassero attorno a lei. Come si è mossa davvero in questi anni.Articolo e saggio
19Francesca Birollo_Un racconto tutto per sé.jpg.jpg2022-“Un racconto tutto per sé”Birollo, Francesca Donna, elemento essenziale e strettamente legato alla natura, creata e creatrice. Nell’illustrazione una figura femminile raggiante e aperta, con una posa fiera che si manifesta nella sua forma. Attorno gli elementi della natura la circondano, rami ricchi di foglie, gocce d’acqua e fiori. Le girano attorno i simboli del sole e della luna, della natura e dell’arcobaleno che rappresentano la forza e la bellezza di tutte le donne. I colori sono tenui, principalmente pastello che si mischiano in tonalità calde e fredde creando texture epattern che rispecchiano componenti della flora.Immagine
20Illustrazione - un racconto tutto per sé - Maddalena Martinez Ball.jpg.jpg2022-"Un racconto tutto per sè"Ball Martínez, Maddalena L’illustrazione vuole prendere alla lettera il significato del titolo. Rappresenta infatti un personaggio femminile, solo, nell’atto di leggere. Non si vede bene il volto della donna, e ogni lettrice può in questo modo riconoscersi in lei. La posizione in cui siede non è del tutto naturale, così come l’esperienza individuale di ogni donna può essere contorta e complessa. Tuttavia la protagonista risulta serena, in fondo è seduta, indossa una maglietta comoda e sorride. È proprio nella sua lettura che riesce a trovare un senso di pace o appartenenza. L’esperienza è individuale, non soggetta allo sguardo di un osservatore. Lo sfondo è completamente buio, e l’unica fonte di illuminazione è la lampada che dirige un potente fascio di luce verso libro. Il soggetto principale dell’illustrazione è dunque il rapporto, il dialogo tra il libro e la donna, ognuno parla con l’altro e parla dell’altro.Articolo e saggio